Hannah, nata il 17 Luglio 1921.
Hannah, poetessa e paracadutista.
Hannah, Ungherese.
Baste cercare su Google queste 2 ultime parole per vedere il suo sorriso apparire sullo schermo.
Avrebbe compiuto 100 anni nel 2021.
Emigrata in Israele, si offrì volontaria per essere paracadutata in Jugoslavia per salvare vite umane.
Catturata, venne torturata e processata in Ungheria.
Nessuno sa a quali poesie avrebbe dato luce se un plotone di esecuzione non avesse strappato la sua giovane vita nel 1944 a Budapest.
“Fortunato è il fiammifero consumato nell’accendere la fiamma” , una di esse
Hannah Szenes ha acceso la fiamma di innumerevoli persone, incluso chi scrive. Si può spegnere una candela ma non si può spegnere un incendio, cantava Peter Gabriel in Biko, molti anni dopo.
L ‘Uomo non ha mai smesso di compiere atrocità verso i suoi simili.
Eppure il coro di voci che cantano Eli Eli / A walk in Cesarea, il suo poema più conosciuto, risuona nel mondo e scalda tutti i cuori che Lei ha acceso.
In italiano questo suo poema recita :
“Mio Dio, mio Dio
fa che non abbiano mai fine
la sabbia e il mare
il mormorio delle acque
il luccichio del cielo
la preghiera degli uomini”
Topol, attore conosciuto per il suo ruolo di Tevye nel film “Il violinista sul tetto” , lo intona da solo ad Auschwitz nella Gionata della memoria ( Yom Ha Shoah) 2012.
https://www.youtube.com/watch?v=hCBCIFwOy-M
Di Lei ricorda Shimon Peres “la convinzione, il coraggio, la poesia ed il sogno , racchiuse nella stessa persona. E Forza, dall’inizio alla fine. E ancora, un cuore pieno di canzoni.”
https://www.youtube.com/watch?v=wukiS1QHsR8
E con la sua poesia in musica , che ci commuove ogni volta, risuona la Speranza che un giorno si possa fare una passeggiata a Cesarea in un mondo finalmente in Pace.
Grazie Hannah. Todà Rabbà Hannah.
Gabriele B.