Oggi è il compleanno del mio “fratello acquisito” Daniele M. : come a tutte le persone care, tanti anni fa gli diedi un soprannome , “il Ballerino”. Quando cammina , mi sembra che balli, un passo dopo l’altro, con grazia , seguendo un suo ritmo. Ormai si muove quasi sempre guidando la sua “Ferrari”, ad alta velocità spesso, per creare scompiglio! Sua mamma Mara cerca di contenerlo, ma è inarrestabile! Sono entrambi due forze della Natura.
Ormai sono passati 4 anni dall’inizio della Pandemia Mondiale Covid: un periodo che trascorsi vicino ai miei cari, cercando di alleviare il dolore della mia amata Italia , per quanto possibile. Avrei voluto salutare di persona le persone che se ne andavano almeno con un sorriso da dietro un vetro, ma le restrizioni non me lo permetterono. Così fui vicino ai parenti delle persone scomparse, per quanto possibile. E a quelle che grazie a Dio sono sopravvissute.
Voi vi chiederete che collegamento ci sia tra le due cose.
Ora ve lo spiego.
Il ricordo che sempre terrò nel cuore del periodo della pandemia è un brevissimo spettacolo a cui ho assistito dalla finestra di casa mia.
Una mamma camminava con il suo figlioletto. Anche lui un “Ballerino”.
Vidi lo sguardo della mamma. Fiero e severo. Ma pieno d’amore. Vedo lo stesso sguardo negli occhi
di mamma Mara ogni volta quando guarda Daniele, lo conosco bene.
Eppure un ostacolo si pose nella danza di suo figlio: l’ attraversare il semaforo sulle strisce pedonali.
Il giallo inizia a lampeggiare.
Voi vi chiederete : “e che ci vuole”?
Alcuni dei miei “fratelli acquisiti” impiegano molto tempo per percorrere pochi metri. A meno che non utilizzino le nuove sedie a rotelle motorizzate, che sono si velocissime! Ma piovono le multe!
Quindi la mamma decide di prendere in braccio suo figlio per attraversare la strada e portarlo al sicuro, per fargli rincominciare la sua danza sul marciapiede. Mi inchino innanzi a Lei.
A Daniele regalerò la cioccolata , del gusto che preferisce. Che poi se la mangia anche mamma Mara. Penso che gli regalerò anche queste parole che ho scritto, non ne sono ancora sicuro.
Quando conoscete una persona virtualmente e non solo, dovreste chiedervi: questa persona ci vede, ci sente, può camminare liberamente ( ed a che velocità? ) , ha dei “limiti” invisibili ad occhio nudo?
Mi ricordo la cattiveria di una persona che, insensibile, essendo rotto da giorni l’ascensore del palazzo di 4 piani disse: “E che ci vuole, fate le scale! “
Io le scale le posso ancora fare: eppure ogni volta che prendo l’ascensore è come se con me ci fossero i miei fratelli e sorelle acquisiti , tanti sono morti durante la pandemia, troppi.
Per loro l ‘ascensore è un luogo magico. Li solleva in ogni senso, al di là dei loro limiti. E sorridono.
Quelli che in questi 4 anni non hanno fatto nulla , si sono persi in inutili polemiche e fatti sopraffare dalla paura ( che è umana e la capisco) , hanno perso un’occasione che Sinceramente ( e parte la canzone di Annalisa) spero non si ripresenterà più nell’arco delle nostre/loro vite.
Ringrazio quelli che, anche solo con un sorriso, hanno contribuito a rendere questo mondo migliore.
E Buon compleanno Daniele! Sei un Uomo come pochi ne ho conosciuti. La cioccolata te la sei meritata. Tanto me la mangio tutta io! 🙂
Gabriele B.
21 marzo 2024